"...Nei lavori pittorici di Sabrina emerge predominante il desiderio di catturare qualcosa, che oltrepassa l'apparenza dei sensi, la spasmodica necessità di avventurarsi in quel territorio di confine dove l'essenza stessa del corpo assume le sembianze dell' anima. Lo psicanalista americano James Hillman richiamando Jung affermava: " Le donne-anima sono quelle che intercettano le proiezioni degli uomini e le riflettono". Chi osserva i soggetti riprodotti, le intriganti presenze dipinte si confronta con la condizione archetipa di un animo immerso in un "limbo linfatico" dal sapore poetico e sentimentale. In Sabrina esiste un fattore costante di fondo, una ricerca dalla quale scaturisce molto del fascino che le immagini vogliono manifestamente suscitare. Compaiono volti dall'espressione sospesa, profonda, intensa, disegnati con perizia e mestiere. I corpi sono torniti, affusolati, nitidamente plastici e dinamici, figure dall'allure impenetrabile e imperturbabile create con certosina accuratezza. Sono visioni che no spaventano, non disturbano, piuttosto invitano a interrogarci e a esplorare il campo dell'inconscio, a sottrarci a condizionamenti, a liberare la fantasia seguendo le suggestioni rievocative, guidati da un'anima pura disposta ad assecondare la propria sensibilità, senza porre limiti, lasciando nascere la vera poesia del cuore. Le raffigurazioni che appaiono enigmatiche, diventano lo specchio riflesso dell'intelligenza assoluta, che non resta fine a se stessa, ma diventa il motore di ricerca vitale, di una volontà fremente che si attiva e si protende verso la conoscenza. Nelle opere mediante una formula comunicativa energica e subliminale si innesca un procedimento di tipo allusivo, dalla simbologia nascosta e traslata..."