C'è l'universo, c'è il cosmo, c'è l'infinita visione dello spazio nella tematica di Sabrina Veronese. Su questa tematica l'artista convalida una sua pittura di fantasie, di proposte, di domande dalla non facile risposta. L'uomo è il padrone della terra e il suo futuro è nell'universo ? La figura e la sfera sono già parte di queste risposte dipinte nei vari aspetti e nei vari rapporti. Sono risposte artistiche dove l'immaginazione e la poesia ne sono parte integrata. Sono risposte sentimentali che non sarebbero potute scaturire senza il prezioso lavoro di autointerrogazione che l'artista si è fatta e che ha concluso con le immagini dipinte sulla tela. Sono l'idea di un futuro diverso. Più felice. Così nasce lo scavo, la ricerca in un cielo coperto di stelle e aleggiante di farfalle. La speranza di un mondo nuovo senza abbandonare le bellezze acquisite in quello vecchio. Forme e situazioni del passato in grado di essere proiettate nel futuro. C'è l'uomo. Presente con le sue emozioni, con le sue riflessioni, con il suo desiderio di evadere dalla madre terra e la paura, tremenda di perderla per sempre. Una pittura dove non c'è solo colore e materiale vario, è una pittura che non cerca la fuga ma vorrebbe appuntamenti con una terra diversa. Forse la risposta è che l'uomo non è per niente padrone del mondo anche se Sabrina Veronese lo dipinge che lo tocca, lo cavalca, lo stringe. Ed il suo futuro non è per niente nell'universo, troppo impenetrabile per l'intelligenza umana. L'inno della preghiera si alza verso il cielo intenso di blu, ma si perde prima di giungervi e lo sguardo cerca di arrivare oltre le costellazioni, ma si perde sul confine sibillino tra la vita e la morte, tra lo spirito e la materia, tra il sogno e la realtà. Rimane affascinante la domanda, ma purtroppo senza risposta, che Sabrina Veronese ci rivolge con la sua pittura.